giovedì 20 novembre 2014

Attività imprenditoriale e le traduzioni

L’imprenditore è colui ce guida un’azienda ed è anche proprietario di quest’ultima. È comune associare l’idea comune dell’imprenditore come ad una persona danarosa, proattiva, estremamente dedita al lavoro; purtroppo talvolta la definizione di imprenditore viene tradotta in uno stereotipo negativo da parte della maggioranza delle persone e, di conseguenza, associato alla figura di una persona eccessivamente dedita al lucro, anche a costo di compiere azioni illegali o immorali. 

traduzioni e attività imprenditorile



Una traduzione tanto negativa e accusatoria è eccessivamente severa ed infondata: chi la effettua dimentica infatti che l’attività imprenditoriale è difficile da intraprendere e, di certo, non tutti hanno le competenze ed attitudini adatte per ambire ad essa.

L’imprenditore, o colui che aspira a tale mansione, deve essere dotato di diverse peculiarità non comuni a tutti. Innanzitutto deve essere in grado non solo di formulare idee innovative, ma anche di escogitare soluzioni affinché esse si traducano in realtà e dati concreti; ciò può essere riassunto e tradotto con due skills che vengono solitamente tradotte nei CV con i termini “creatività” e “problem solving”. 

L’aspirante imprenditore deve riuscire ad analizzare le situazioni che si presentano dinnanzi a lui, valutando lo status della sua azienda e quello dell’ambiente economico circostante. Una volta analizzata la situazione, dovrà essere in grado di formulare un giudizio traducendo le circostanze in precisi e puntuali obiettivi e possibilità. In seguito servirà una selezione delle persone, delle risorse e dei mezzi dei quali l’imprenditore potrà avvalersi  per tradurre le circostanze in dati favorevoli alla sua attività.

Non meno importante sarà la capacità di comunicazione dell’imprenditore. Quest’ultimo deve essere in grado di creare una rete di relazioni utili alla propria attività e che possano favorire la sua impresa a tradurre ogni situazione circostante, economica o di altra natura, in circostanza favorevole all’azienda.

 Le relazioni che lui ed i suoi collaboratori necessiteranno di intessere dovranno essere contratte a livello nazionale ed internazionale; ne consegue che egli, così come le persone che lavoreranno con e per lui, dovrà saper tradurre in maniera estremamente fluente l’inglese e, perlomeno, un’altra o più lingue. La capacità di tradurre le lingue è una skill irrinunciabile per quasi tutte le professioni odierne e per quella imprenditoriale in particolar modo.


Qualcuno si chiede se imprenditore si nasca o di diventi; a tale quesito potremmo rispondere dicendo che, seppure sia vero che in taluni casi il punto di partenza sia più facile da tradurre in primi risultati positivi, per chi disponga di un ingente capitale iniziale, ciò non è né sufficiente né indispensabile. 

Alcuni soggetti sono in grado di tradurre l’imprenditorialità potenziale di cui sono dotati traducendola in vere e proprie attività di imprenditori-capitalisti partendo con poco o nulla.

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