giovedì 7 maggio 2015

Il potenziale del rinnovabile

Le energie rinnovabili sono le forme di energia derivanti da particolari risorse naturali le quali non si consumano. Le risorse naturali dalle quali si traduce l’energia rinnovabile si rinnovano, ovvero rigenerano, alla stessa velocità con la quale vengono consumate. Per tradurre la definizioni in altri termini, potremmo affermare che le energie rinnovabili non sono esauribili. 
Esse vengono anche definite “energie pulite” poiché, diversamente dalle fonti di energia non rinnovabili, non rilasciano nell’ambiente sostanze nocive per l’ambiente come ,ad esempio, la famosa e tanto temuta anidride carbonica. 

Il potenziale delle energie rinnovabili




Le energie rinnovabili si traducono in un’infinita e privilegiata fonte dalla quale le attuali e future generazioni potranno attingere per ricavare le energie di cui l’umanità necessità e continuerà a necessitare sempre più. 

Esistono numerosi tipi di energie rinnovabili delle quali l’uomo può servirsi. 
La prima e la più famosa tra le fonti di energia in questione è quella solare, proveniente quindi dai raggi solari, enti evidentemente inesauribili. È possibile tradurre l’energia solare in elettricità o in calore; nel primo caso si parlerà di fotovoltaico, nel secondo di solare termico. 

L’energia eolica sfrutta gli spostamenti delle masse d’aria, ovvero il vento. Il vento, soffiando, mette in movimento delle pale, dette appunto “eoliche” le quali trasmettono il movimento di rotazione delle pale ad un generatore che produce elettricità. Quindi in questo processo l’energia cinetica viene tradotta in altre forme d’energia, come quella elettrica e quella meccanica. 

Un’altra forma di energia che sfrutta l’energia cinetica per tradurla in elettricità, è quella idroelettrica. Essa è una fonte di energia pulita e rinnovabile ricavata dalla forza delle acque. Una volta che l’acqua di un fiume, un bacino artificiale o di un lago viene opportunamente convogliata, il movimento originato dal flusso della corrente idrica può tradurre la sua forza in energia di pressione e cinetica. 

Questi ultimi due tipi di energia, a loro volta, alimentano un generatore che produce elettricità. L’energia idroelettrica è stata una tra le prime ad essere sfruttate nell’antichità: addirittura gli Egizi si servirono di essa traendola dal flusso delle acque del Nilo circa seimila anni fa. 

Vi sono poi altre fonti che potrebbero essere considerate come fonti di energia rinnovabile, seppure non siano ancora sfruttabili come le altre tre precedentemente elencate. L’energia geotermica, ottenuta dal calore della Terra prodotto naturalmente dal decadimento nucleare di elementi radioattivi, può essere considerata tale ma solo se valutata in tempi brevi. L’energia marina tradurrebbe in energia utile all’uomo le potenzialità offerte dal mare come i moti ondosi, il movimento dell'aria al di sopra delle onde, le maree o la differenza di temperatura tra il fondo e la superficie. Purtroppo non si conoscono ancora semplici e poco dispendiose tecniche di sfruttamento dell’energia marina. Vi sono poi le biomasse, ovvero scarti di origine vegetale e animale, i quali possono essere tradotti in energia grazie alla combustione degli stessi. Anche in questo caso il reale potenziale energetico di tale fonte non è ancora pienamente sfruttato. 

L’applicazione delle energie rinnovabili tradurrebbe una imminente necessità del pianeta Terra, ovvero quello di ottenere energia da fonti che non producono rifiuti ed inesauribili. Auspichiamo quindi uno sviluppo celere ed efficace delle tecniche di sfruttamento e della diffusione di tali fonti potenzialmente preziosissime.

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